Potresti essere colpito da una emorragia cerebrale da un momento all’altro, ed è tutto vero: scopri come saperlo in anticipo.
Soffrire di una patologia senza saperlo non è raro. Molte persone scoprono di avere dei problemi soltanto dopo una analisi medica. Questo significa che è molto importante non trascurare gli esami del sangue, che di solito vengono fatte una volta ogni 6 mesi. Una delle patologie più pericolose è l’emorragia cerebrale.

L’emorragia cerebrale si verifica quando un vaso sanguigno del cervello si rompe, ed il sangue fuoriesce nel tessuto cerebrale circostanze. La situazione è grave perché può causare danni permanenti al cervello e mettere in pericolo la vita della persona. Purtroppo può manifestarsi in tutte le età a seconda dello stile di vita e di alcuni fattori biologici. Si verifica di più nelle persone che rientrano nella fascia di età che va dai 55 anni ai 75 anni.
Le cause di una emorragia cerebrale sono spesso legate all’ipertensione arteriosa o ad altre patologie pregresse che aumentano la pressione sanguigna. In alti casi includono anche aneurismi cerebrali, malformazioni delle arterie, ictus ischemici e traumi cranici. I sintomi più comuni sono mal di testa intensi, nausea, vomito, confusione, perdita di coscienza, debolezza, intorpidimento del corpo e difficoltà nel parlare o nell’orientarsi.
Emorragia cerebrale, i sintomi che devi sapere per riconoscerla: memorizzali o potresti rischiare grosso
Nonostante l’emorragia cerebrale sia molto pericolosa esistono alcune misure per ridurre il rischio di svilupparne una. Il fumo, il diabete, l’obesità e la sedentarietà sono uno dei principali responsabili che potrebbero sviluppare una emorragia cerebrale. Adottare uno stile di vita sano e seguendo alcune buone abitudini, invece, può contribuire a ridurre il fattore di rischio. Anche mantenere una buona pressione arteriosa, una dieta equilibrata o un esercizio fisico può essere d’aiuto.

Se si pensa di avere una emorragia cerebrale è molto importante chiamare subito il 118. A quel punto verranno eseguiti una tomografia computerizzata o una risonanza magnetica cerebrale. Parliamo di tecniche che permettono di visualizzare l’area cerebrale per confermare la presenza di una emorragia interna. Il medico può anche richiedere un’angiografia cerebrale in casi di aneurisma o malformazione arterovenosa.
Il trattamento, infine, consiste in un intervento chirurgico per la rimozione nel sangue accumulato nel cervello. Questo aiuterà a ripristinare la circolazione sanguigna. In altri casi può essere sufficiente soltanto un trattamento farmacologico.