C’è una età in cui si inizia ad essere infelici? A quanto pare sì, e non è quella che vi aspettereste: ecco qual è.
La felicità è un concetto molto difficile da spiegare, proprio perché può essere soltanto provato. Le persone vorrebbero essere felici ogni giorno della loro vita, ma questo non è sempre possibile. Alcune circostanze, infatti, determinano il nostro stato di felicità e di infelicità. Gli scienziati stessi hanno voluto studiare a lungo questa situazione, cercando di capire se esistesse un elemento che potesse determinare l’infelicità delle persone.
E forse qualcosa c’è: l’età. La ricerca di David Blanchflower, dottore e professore di economia al Dartmouth College nel New Hampshire, sostiene che esista un’età in cui si inizia ad essere infelici. Ha esaminato i livelli di felicità e infelicità di oltre 500.000 individui in 132 Paesi differenti, ed ha scoperto qualcosa di interessante. Quali sono le informazioni che ha ottenuto grazie alla sua ricerca?
Ha avuto modo di capire che la felicità inizia a diminuire verso i 40 anni, per poi raggiungere il punto più basso verso i 48 anni. Ma queste informazioni sono molto diverse da quelle ottenute nei precedenti anni, perché altri studi ipotizzavano degli scenari differenti. L’infelicità è stata individuata pure in diversi soggetti di età giovanile, come anche in quelli in età anziana.
Infelicità, ad un certo punto si manifesta molto velocemente: questa età è il suo picco massimo
Ma allora perché pensa che l’infelicità sia più frequente dopo i 40 anni? Secondo il professore la fine dei 40 anni e l’inizio dei 50 anni, in genere, rappresenta un momento critico per le persone. La gente inizia ad acquisire più responsabilità, ad avere una famiglia e a gestire diversi interessi. Queste situazioni non vengono rilevate di solito nei giovani, che invece non hanno molte responsabilità alle spalle. Dietro questi scenari, quindi, sembra che sia presente anche lo stress.
E quello che afferma il professore potrebbe essere vero, perché anche altre figure importanti sostengono la sua teoria. Ovviamente non è del tutto sicuro che la sua ricerca sia corretta essendo alle fasi iniziali. Tuttavia è convinto che i dati ottenuti siano sufficienti a permettergli di crederlo, e anche di continuare la sua ricerca. L’infelicità è una condizione presente in tutti gli esseri umani, però potrebbe essere radicata in particolar modo verso chi ha appena compiuto o superato i 40 anni.