Esiste un lago in un angolo del mondo che è riemerso letteralmente dopo decenni che era del tutto scomparso ma non si tratta di un piccolo miracolo quanto di un pericolo per chiunque ci si avvicini.
L’influenza e le attività dell’uomo hanno da sempre un impatto sul paesaggio. Un esempio macroscopico di questo impatto lo si ritrova quando un bosco viene tagliato per fare posto a campi da coltivare o pascoli oppure quando un fiume viene bloccato o deviato costruendo una diga.

Ma ci sono altre situazioni in cui il cambiamento del paesaggio non è frutto dell’attività e delle decisioni dirette degli esseri umani ma solo una conseguenza, un danno collaterale in alcuni casi.
La natura difficilmente rimane a guardare per sempre. È per questo motivo che non si dovrebbero mai costruire case in punti in cui per secoli sono passati fiumi e ruscelli: l’acqua prima o poi tornerà di lì a passare. Una situazione simile a quello che è successo con questo piccolo lago che è la dimostrazione di come lo sfruttamento del territorio da parte degli esseri umani non sia mai qualcosa di buono.
Il lago zombie, una bomba innescata
Qualche decennio fa esisteva nella zona della San Joaquin Valley in California un lago. Un lago considerato il più grande bacino di acqua dolce a ovest del fiume Mississippi, uno dei più grandi fiumi del mondo nonché uno dei più grandi degli Stati Uniti.

Un bacino che si era quindi trasformato nella riserva idrica di tutta la San Joaquin Valley. Ma l’utilizzo eccessivo dell’acqua di questo bacino d’acqua dolce e la deviazione di parte del flusso avevano portato il lago a scomparire lasciando il campo, letteralmente, all’agricoltura. A seguito delle improvvise e fortissime piogge che hanno interessato l’area della California in cui una volta si trovava il lago, denominato lago Tulare, ora questo bacino d’acqua è riapparso come da un sogno anche se più che un sogno è un incubo.
Perché l’acqua è ovviamente contaminata adesso da tutte le sostanze che ha raccolto nel momento in cui ha sommerso i campi coltivati e le infrastrutture cresciute sul suo fondo asciutto. Tutta la zona è ora una sorta di gigantesca palude che non andrebbe toccata né sperimentata in alcun modo. Lo sceriffo di Kings County, Nate Ferrier è particolarmente diretto quando si tratta di elencare i pericoli presenti in questo lago apparso, si può dire, dal giorno la notte: “C’è il diesel, l’olio, i concimi, le sostanze chimiche utilizzate per uccidere gli insetti e cose del genere. C’è una vasta gamma di cose che galleggiano“.