Sei un amante del tonno in scatola? Forse dovresti smettere: ecco il motivo per cui questo alimento non fa così bene.
Icona dei single senza alcuna abilità culinaria, migliore amico degli studenti fuorisede e grande protagonista dei piatti di pasta di mezzanotte dopo una serata brava, il tonno in scatola è una grande invenzione per chi ha poco tempo, poca voglia o capacità dietro i fornelli. Ha costi tendenzialmente contenuti, si trova al supermercato in qualsiasi luogo voi facciate compere, in comode confezioni monoporzione. Basta aprirlo, scolarlo e versarlo nel piatto per un pasto pronto in nemmeno un minuto.

Ma anche se siete persone pratiche con pochissima ispirazione e zero voglia di impegnarvi in cucina, dovreste però considerare che è importante prendersi cura del proprio organismo. E dovreste sapere che nutrirvi esclusivamente di tonno in scatola per mesi della vostra vita, non è proprio l’idea migliore. Ecco perché questo alimento così pratico non è poi così innocuo come sembra e perché dovreste decisamente limitarne il consumo.
Se amate il tonno dovreste forse provare quello fresco, in tartarre, trancio o filetto, ed evitare quello in scatola. Il tonno in scatola è confezionato nell’olio, che non è certo olio extravergine d’oliva, ma tendenzialmente di scarsa qualità ed è molto più alto nei suoi livelli di sodio. Il sodio, contenuto nel sale e in altri prodotti confezionati e processati, non dovrebbe essere troppo presente in una dieta bilanciata e sana, per evitare problemi cardio-vascolari anche gravi.
Non mangiare il tonno in scatola così spesso: ecco perché è pericoloso
Inoltre rispetto ad altri pesci, come lo sgombro o il salmone, ha alti livelli di mercurio, che potrebbe alla lunga appesantire l’organismo, se consumato con regolarità e in grandi quantità. Potreste provare, dunque, del salmone confezionato al naturale o delle sardine di pescheria da inserire nelle vostre insalatone e piatti di pasta delle tre di notte. Se amate il pesce in generale, ottime anche le aringhe, le ostriche e i gamberi.

Naturalmente il tonno in scatola non è il male assoluto, ma il suo consumo andrebbe decisamente limitato a una o due volte a settimana al massimo e non eccedere, nonostante sembri più pratico e veloce. Alla lunga, ne va delle vostra salute! È meglio investire qualche soldo in più oggi, per essere più sani domani, anche se questo significa andare in pescheria una volta in più e fare qualche sacrificio.