7 parole italiane di cui quasi tutti sbagliamo la pronuncia | Resterai sbalordito e stupirai gli amici

Se sei curioso di scoprire se la tua dizione è pressoché perfetta e non sbagli alcuna pronuncia, scopri se queste parole le leggi correttamente

La lingua italiana è per molti nel mondo una delle più belle, poiché le sue parole hanno una musicalità che fa innamorare tutti, sia chi la conosce sia chi invece non la comprende. Così come il francese e lo spagnolo, è spesso descritta come la lingua dell’amore e della letteratura e, per chi se ne avvicina da apprendista, non è affatto facile poiché presenta molte irregolarità ed eccezioni.

Le parole di cui tutti sbagliamo la pronuncia
Queste parole non si pronunciano come pensi: ecco cosa sapere (voxnews.it)

In realtà, però, anche chi parla italiano come lingua madre molto spesso sbaglia a coniugare i verbi o a pronunciare determinate parole, spesso per via dell’influenza in ognuno di noi del dialetto locale con le sue regole e il suo vocabolario. Ecco quindi sette parole che quasi tutti gli italiani sbagliano a pronunciare.

In Italiano si distinguono diversi tipi di accento: le parole tronche hanno l’accento sull’ultima sillaba (caffè, sentì…); le parole piane hanno l’accento sulla penultima sillaba (tenda, panca…); le parole sdrucciole sulla terzultima sillaba (mensola, gondola…); quelle bisdrucciole sulla quartultima (ditemelo, arrampicano..) e quelle trisdrucciole invece sulla quintultima sillaba (recitamelo).

Le parole che sbagliano tutti gli italiani

La maggior parte delle parole italiane sono piane, per cui quando ci troviamo di fronte a un termine di cui non conosciamo la pronuncia tendiamo a leggerlo come se fosse una parola piana ma spesso non è così.

Le parole di cui tutti sbagliamo la pronuncia
Probabilmente hai sempre sbagliato a pronunciare queste parole – Voxnews.it

Iniziamo dal verbo evaporare, spesso letto come se fosse una parola sdrucciola nella sua coniugazione al tempo presente: in realtà, però, si evapòra, non si evàpora. Per quanto riguarda invece lo stato americano della Florida, anch’esso letto come se fosse una parola sdrucciola, in realtà la pronuncia corretta è con l’accento sulla i, quindi Florìda. Sempre con l’accento sulla i anche la lettura della parola leccornia, pronunciata come se fosse una sdrucciola (leccòrnia) ma in realtà da leggere piana, leccornìa.

Proseguiamo con uno dei premi più ambiti di sempre, il Nobel: questo termine ha l’accento sulla e finale, non sulla o e quindi si legge Nobèl, non Nòbel. Tre verbi poi che tutti sbagliano sono perorare, la cui prima persona va letta in forma piana quindi io pèroro; persuadere, che ha l’accento sulla penultima e e quindi è persuadére e non persuàdere ed infine valutare, la cui pronuncia corretta è valùto, non vàluto.

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