Divieto di fumo anche all’aperto: la nuova legge tutela la salute di tutti

Vizio ancora troppo diffuso, quello del fumo sta vivendo un cambio di normativa. Ora non si può più, neanche all’aperto: cosa cambia

Il vizio del fumo, per quanto nel corso degli anni molte persone siano riuscite ad abbandonarlo, è un qualcosa che coinvolge ancora migliaia di donne e di uomini in tutto il mondo, anche molto giovani. Sebbene spesso si inizi negli anni dell’adolescenza solo per farsi vedere dagli amici, poi se ne diventa completamente dipendenti e smettere diventa davvero difficile. Pericoloso per la salute poiché cancerogeno, oggi il fumo è stato regolamentato duramente: ecco le novità.

Come cambiano le regole contro il fumo
Nuova legge contro il fumo, cosa può cambiare – Voxnews.it

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il fumo è un prodotto cancerogeno che aumenta il rischio di contrarre un cancro ai polmoni, alla laringe, alla faringe, all’esofago e alla bocca. Non esiste una quantità di sigarette sicura, poiché anche solo con una al giorno c’è un aumento del rischio, nonché tutte le altre conseguenze negative sullo smalto dei denti, sull’alito, sulla capacità polmonare e sui bronchi.

La novità, però, è che non si può più fumare neanche all’aperto: ecco dove e perché. Sono passati ormai vent’anni dalla Legge Sirchia che, nel 2003, ha impedito il divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici al chiuso come uffici, mezzi di trasporto, locali, ristoranti e così via, determinando un cambio epocale che a molti fumatori ha favorito l’abbandono del vizio.

Le novità sul divieto di fumare nei luoghi aperti

Oggi, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha proposto una ulteriore restrizione: vuole introdurre il divieto di fumo nei parchi pubblici, nei luoghi pubblici all’aperto ma affollati e in tutti quelli in cui sono presenti donne incinte e bambini.

Divieto di fumo all'aperto: cosa cambia
Divieto di fumo all’aperto: cosa cambia e perché (voxnews.it)

Di fatto, la proposta nasce in seguito alla consapevolezza che il fumo è nocivo non solo per chi lo respira in prima persona attraverso la sigaretta, ma anche per chi lo assorbe in maniera passiva: vivere con un fumatore, infatti, fa respirare fumo passivo e di conseguenza arreca danni alla salute.

Si pensi, inoltre, che se si fuma sarebbe meglio cambiarsi la t-shirt quando si prende in braccio un bambino poiché le particelle di fumo che rimangono attaccate al tessuto possono venire respirate dal piccolo, mentre è con il viso vicino alla maglietta. Di fatto, quindi, per quanto se la proposta venisse approvata i fumatori avrebbero notevoli difficoltà nel trovare un punto in cui poter fumare, la proposta tutela la salute di tutti.

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