L’otite colpisce ancora di più tra mare e piscina: come difenderti e come curarla

Se ogni volta che andate al mare soffrite di otite e non sapete più come affrontare le vacanze, ecco cosa dovete sapere

Siamo in estate e finalmente per tutti si avvicinano le meritatissime ferie. Se c’è chi adora trascorrerle in montagna, godendosi il fresco delle cime delle Alpi e degli Appennini e trascorrendo le giornate a passeggiare nei prati verdi, altri invece ne approfittano per visitare qualche bella città d’arte ed altri ancora amano stare a casa, a godersi la famiglia e la propria città.

Otite, aumenta con il mare e la piscina
Otite, aumenta con il mare e la piscina: come difendersi (voxnews.it)

Di fatto, però, la maggior parte delle persone va al mare: ecco come difendersi da uno dei nemici più insidiosi, l’otite. E’ un’infiammazione dell’orecchio ed ha diverse cause: può essere di origine batterica, fungina o anche virale e può colpire sia il canale uditivo esterno che quello interno, andando a coinvolgere il timpano e gli ossicini.

Al mare e in piscina può essere più frequente del solito poiché l’acqua non è sterile come si pensa, ma è popolata da funghi, batteri e germi di qualsiasi tipo: ecco quindi come difendersi. Quando si sta in acqua per molto tempo, aumenta il rischio di otite: secondo la dottoressa Marta Frigo, otorinolaringoiatra di Humanitas Medical Care a Monza, alcuni fattori predispongono a questo rischio.

Otite da bagno in mare o in piscina: ecco come proteggersi

In particolare tappi di cerume nelle orecchie, l’abitudine di pulirsi con i bastoncini di cotone ed alcune malattie come il diabete mellito e la dermatite atopica. Prima di partire per le vacanze, se ci si identifica in una di queste situazioni o si soffre abitualmente di otite, è meglio andare da uno specialista.

Otite, aumenta con il mare e la piscina
Otite, aumenta con il mare e la piscina: come difendersi (voxnews.it)

Informandolo della situazione, infatti, si potrà ricevere un’adeguata informazione in merito alla cura delle orecchie in queste situazioni più delicati e, se lo ritiene necessario, lo specialista potrà consigliarci un farmaco in gocce che crea una sorta di pellicola protettiva contro gli agenti patogeni responsabili dell’otite. Dopo aver fatto il bagno, è buona abitudine sciacquarsi le orecchie con l’acqua dolce e non salata e asciugarle, per quanto possibile: l’ambiente umido è il preferito, dai patogeni, per proliferare.

In ogni caso, è buona abitudine anche quella di fare bagni corti e non troppo lunghi, così che le orecchie non stiano a contatto con l’acqua eventualmente contaminata per lungo tempo. Se però fa molto caldo e non si riesce a stare lontani dal mare o dalla piscina, si può rimanere per più tempo ma rimanendo con le orecchie fuori dall’acqua, proteggendole quindi dall’otite.

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