Paralisi del sonno, terrificante: perché succede e cosa si vive in quei momenti

È un disturbo che può verificarsi poco prima di addormentarsi o durante il risveglio, definito “parasonnia”, ovvero un fenomeno di dissociazione: ecco di cosa si tratta.

Viene definita anche come paralisi ipnagogica: solitamente si manifesta poco prima di addormentarsi o, più di frequente, durante la fase del risveglio ed origina con una sensazione di formicolio sottocutaneo che attraversa il corpo dalle articolazioni inferiori fino al capo. Quindi gli arti sembrano paralizzarsi, lo sguardo rimane immobile e difficilmente è possibile emettere anche soltanto un flebile sussurro di voce. La mente, tuttavia, rimane cosciente.

Cos'è la paralisi del sonno
Secondo le statistiche riportate dal Centro di Medicina del Sonno di Stanford, almeno il 40% della popolazione mondiale ha vissuto un episodio di paralisi del sonno – VoxNews.it

 

Per questi motivi, al primo evento di paralisi ipnagogica o del sonno di cui si fa esperienza, l’individuo che lo vive tende a provare un acuto senso di smarrimento e preoccupazione, magari tentando di urlare per chiedere aiuto e soccorso e sentendosi come imprigionato in una sorta di limbo a tra la veglia ed il sonno. 

Dunque “Sogno o son desto?”. Ebbene, la condizione cognitiva è proprio a metà strada, tra il reale e l’onirico e, proprio per questo, assume le “sembianze” di una dimensione quasi paranormale o soprannaturale. E quindi, per la maggior parte di chi la subisce, particolarmente spaventosa. Tuttavia dura assai poco, in genere circa due minuti, nonostante possano essere percepiti come un lasso di tempo molto più lungo. Ed inoltre è molto più comune di quanto possa sembrare.

Perché avviene e come affrontare la paralisi del sonno

Secondo il dottor Clete Kushida, direttore medico del Centro di Medicina del Sonno di Stanford in California, circa “il 40% della popolazione ha avuto almeno un episodio di paralisi del sonno” durante la propria vita. E l’atonia muscolare percepita, ovvero l’impossibilità di controllare volontariamente i muscoli, coincide con la risposta cerebrale della fase REM del sonno, anche se il nostro cervello durante la paralisi ipnagogica è lucido in modo analogo allo stato di veglia.

La paralisi del sonno: cos'è ed i possibili rimedi
Il dipinto “L’Incubo” di Johann Heinrich Füssli del 1781 rappresenta un’illusione ipnagogica – VoxNews.it

 

Così, “il cervello si risveglia e gli occhi iniziano ad aprirsi” – ha dichiarato Michael Breus, psicologo clinico e collaboratore dell’American Academy of Sleep Medicine. Ed ha continuato: “Le persone che ne soffrono diventano vigili in uno stato di coscienza transitoria”. La scienza non ha ancora risposto esaurientemente all’interrogativo sul perché ciò avvenga, anche se fattori scatenanti come stress, stati di depressione, effetti collaterali di determinati farmaci ed anche ereditarietà genetica sono stati associati alla paralisi.

Ed il rimedio più efficace in assoluto pare essere la quantità di sonno. Il miglior consiglio per evitare la paralisi del sonno è assicurarsi di avere a disposizione una quantità di tempo da dedicare al sonno completo. Non meno di 7 ore e mezza ogni notte.

Impostazioni privacy