Continua il problema dei giovani NEET in Italia, siamo i peggiori d’Europa

I dati sono preoccupanti: i giovani NEET in Italia sono abbondantemente oltre la media UE, che cosa si può fare?

La differenza rispetto alla media è di 5 punti percentuali con l’Europa che infatti si attesta sul 10%, mentre in Italia siamo al 15%. Vale la pena sottolineare che è una percentuale in discesa rispetto ai rapporti degli anni precedenti ma è comunque una percentuale che rappresenta una fetta di giovani che non hanno alcuna idea di cosa fare del proprio futuro. Come possono essere aiutati questi giovani?

Troppi giovani NEET in Italia: è un problema
Cosa sono i NEET in Italia e perché è un problema enorme? – Voxnews.it

E da dove viene l’incertezza che li porta a smettere di studiare e allo stesso tempo a non cercare più un posto di lavoro? Il Rapporto Giovani 2023, che l’istituto Toniolo ha realizzato sull’anno passato, è di certo influenzato da alcuni avvenimenti internazionali. Primo fra tutti la guerra scatenata sul territorio ucraino. Una guerra che sta destabilizzando tutto ciò che rientra nella vita anche dei giovani.

I ragazzi fotografati nel 2022 sono poi ancora alle prese con gli strascichi importanti della situazione particolare che abbiamo vissuto tutti con la pandemia ma che ha avuto sulle giovani generazioni effetti che sono difficilmente quantificabili.

I giovani NEET italiani sono figli dell’incertezza

Quando si parla di giovani NEET si parla di quei ragazzi che hanno un’età compresa tra i 15 e i 24 anni che non studiano e non hanno un lavoro. La sigla NEET infatti significa Not in Education, Employment or Training. E purtroppo la percentuale di giovani NEET nel nostro Paese risulta fuori scala rispetto alla media della zona dell’Unione Europea.

Come recuperare i giovani NEET
Attenzione ai NEET, sono risorse incredibili da recuperare – Voxnews.it

Guerra e mancanza di rapporti umani stabili a causa delle restrizioni dovute al Covid hanno quindi accentuato l’incertezza. A questa situazione si aggiunge un altro strato di incertezza dovuto alla mancanza, che potremmo definire cronica, nel nostro Paese di politiche effettivamente pensate per permettere a ragazzi e ragazze di pensare al proprio futuro in prospettiva di costruzione di qualcosa di stabile e duraturo.

I giovani NEET sono quei giovani che si trovano a non trovare stimoli nel continuare a studiare per accrescere le proprie competenze ma allo stesso tempo sono giovani che non hanno un posto nel mercato del lavoro. Si tratta in buona sostanza quindi di risorse ferme che via via vengono sprecate. Eppure, ed emerge sempre dallo stesso Rapporto dell’Istituto Toniolo, anche nella scuola c’è già qualcosa che potrebbe essere utilizzato per ridurre il gap tra scuola e mondo del lavoro.

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