Se hai sempre prurito e non riesci a risolverlo né a capire da cosa derivi, ecco cosa devi sapere assolutamente: può essere un sintomo preciso.
Sono varie ed infinite le cause che possono determinare il prurito. In questa stagione, solitamente ci prude la pelle quando veniamo punti da qualche insetto, la cui sostanza velenosa crea un’irritazione cutanea che determina la comparsa di un arrossamento e quindi la necessità di grattarsi. Anche l’eritema solare, dovuto a un’eccessiva esposizione ai raggi senza un’adeguata protezione, può causare prurito e fastidio alla cute: in realtà, però, l’esigenza continua di grattarsi può essere anche un sintomo di una patologia cronica.
Quando si parla di sintomi di specifiche patologie, si inizia descrivendo quelli più specifici andando via via nel generale: risulta chiaro, quindi, che il prurito non è un sintomo riferibile unicamente a una sola condizione medica e che non basta, da solo, per effettuare una specifica diagnosi. Conoscere però tutte le sue potenziali cause scatenanti può essere utile, soprattutto nel caso in cui andando ad indagare si notino anche altri sintomi riferibili a una specifica patologia: ecco, per esempio, una malattia cronica che lo causa.
Secondo la Società Italiana di Nefrologia, la quale ha condotto un questionario ai nefrologi di 116 centri specializzati, è ancora troppo poco considerato il prurito come sintomo dell’insufficienza renale cronica, manifestato da più della metà dei pazienti in dialisi. Ciò che riferiscono è un prurito diverso dal comune e quindi intenso, grave e continuo, che impatta pesantemente sulla quotidianità e sulla vita di tutti i giorni.
Prurito, sintomo di una patologia specifica
Le zone del corpo più colpite sono la schiena e le gambe e, proprio per cercare di mettere i riflettori su questo importante sintomo così invalidante, la SIN ha condotto un questionario, sottoponendolo ai nefrologi di 100 centri specializzati. Dai questionari è emerso che l’87% dei nefrologi non usa strumenti di valutazione del prurito e, poiché non esiste uno screening di questo sintomo, la maggior parte degli specialisti interviene se e solo se il paziente riferisce il sintomo.
Di fatto, però, la maggior parte dei nefrologi (85%) sostiene che sia necessario sviluppare un nuovo approccio farmacologico e terapeutico per il prurito in dialisi, data anche l’assenza do farmaci specifici. Secondo un altro questionario sottoposto ai pazienti di 153 centri di dialisi italiani, più della metà delle persone sperimentano un prurito continuo, intenso ed invalidante durante il trattamento dialitico: non si può far finta che non esista!