Annegamento a secco: ecco cosa significa, quali sono i sintomi e come prevenirlo

L’annegamento a secco è un lento soffocamento che si verifica dopo qualche giorno da un incidente in acqua. Pochi ne conoscono sintomi e prevenzione.

Il pensiero comune quando si sente parlare di annegamento è la morte in acqua per soffocamento. Ma c’è molto di più. Dopo un incidente in acqua che ha richiesto l’intervento di un bagnino e la rianimazione cardiopolmonare non si possono dormire sonni tranquilli. Occorre conoscere due complicanze dell’annegamento che se non considerate in tempo risultano mortali.

Sai che puoi annegare anche fuori dall'acqua?
Che cos’è l’annegamento a secco – Voxnews.it

Stiamo parlando dell’annegamento a secco e dell’annegamento secondario. Differiscono dall’annegamento classico in quanto quest’ultimo prevede che la morte sopraggiunga per un’asfissia provocata dalla penetrazione dell’acqua nelle vie respiratorie e dal laringospasmo (chiusura dell’epiglottide).

Nel caso di annegamento secondario, invece, la morte è provocata dal ristagno nei polmoni di una quantità minima di acqua entrata durante l’annegamento. Infine, l’annegamento a secco che capita per asfissia dovuta ad un laringospasmo anomalo in seguito al ristagno di liquido.

Annegamento a secco, attenzione alla morte dopo l’incidente

Le complicazioni capitano specialmente quando nell’incidente sono stati coinvolti bambini o lattanti. Succedono anche a giorni di distanza dall’evento drammatico, quando ormai si pensava fossero al sicuro. Tutta colpa, come detto, dell’accumulo di acqua nei polmoni. Come riconoscere il problema?

Attenzione all'annegamento a secco
E’ possibile annegare anche all’asciutto – Voxnews.it

Inizialmente l’edema polmonare non scaturisce sintomi particolari. Difficilmente ci si accorge in tempo dell’annegamento secondario. Bisogna ricordare che l’acqua della piscina contiene composti chimici che se ingeriti provocano irritazione e infiammazioni ai bronchi se restano nei polmoni. L’acqua dolce è ricca di virus e batteri, poi, risultando particolarmente pericolosa.

Tra i sintomi generali a cui prestare attenzione la stanchezza, sonnolenza, la confusione mentale, vomito e tosse. Mai sottovalutarli pensando siano conseguenza comune dell’evento traumatico. Per prevenire l’annegamento e le complicanze che possono portare alla morte è bene seguire questi consigli

  • portare subito la persona che ha subito l’incidente in acqua al Pronto Soccorso,
  • mai perdere di vista i bimbi al mare, la lago o in piscina (ma anche nella vasca da bagno, bastano pochi secondi perché accada il peggio),
  • insegnare ai bambini a nuotare fin da piccoli,
  • insegnare ai bambini a tapparsi il naso e la bocca quando si trovano in acqua,
  • ai primi segnali di letargia, stanchezza, sonnolenza, cambi di comportamento anche dopo diversi giorni dall’annegamento andare immediatamente al Pronto Soccorso.

Accenniamo, in conclusione, come avviene la morte per annegamento a secco. L’organismo e il cervello avvertono erroneamente che sta per entrare dell’acqua nelle vie aeree. Provocano così uno spasmo della laringe per farla chiudere e impedire la presunta entrata del liquido. Di conseguenza non entra aria nell’organismo e si scatena l’annegamento anche lontani dall’acqua.

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