Cosa fare subito se si prende una storta alla caviglia durante una passeggiata in montagna

Durante un’escursione in montagna può capitare di prendere una storta alla caviglia. Per non peggiorare la situazione è bene sapere cosa fare.

L’eventualità di prendere una storta durante una passeggiata tra i boschi è tutt’altro che remota. Ecco cosa devi fare se ti capita, essere preparati e agire velocemente e nel modo corretto ti aiuterà parecchio.

storta in montagna cosa fare
Cosa fare subito dopo una storta – Voxnews.it

Il trekking è un’attività di montagna che richiede una minima preparazione soprattutto quando i percorsi sono di media difficoltà. Si consiglia, infatti, di iniziare a svolgere esercizi per le gambe qualche settimana prima della vacanza in montagna e di dedicarsi allo stretching prima e dopo la passeggiata. In questo modo si alleneranno le articolazioni e si fortificheranno.

Su e giù per stradine tortuose, può rivelarsi un impegno non indifferente. La concentrazione deve essere massima ed è preferibile aiutarsi con un bastone per avere maggiore stabilità ed equilibrio. Nonostante le attenzioni può capitare, però, di prendere una storta. Un trauma sportivo dei più frequenti che prevede un intervento immediato per non peggiorare la situazione.

Come comportarsi in caso di storta alla caviglia

La distorsione si percepisce immediatamente perché provoca un forte dolore acuto. Poi la caviglia si gonfia, si nota una tumefazione e nei casi più gravi si può formare anche un ematoma nelle ore successive. In generale per guarire da una distorsione bisogna seguire quattro regole base ossia riposo, applicazione del ghiaccio, applicazione di un bendaggio o tutore e mantenimento della gamba e del piedi verso l’alto.

primo soccorso storta alla caviglia
Le regole per non peggiorare la storta alla caviglia – Voxnews.it

Nel primo soccorso dopo l’evento sarà necessario applicare del ghiaccio (da portare sempre con sé nello zaino durante un’escursione) sulla parte dolorante. Attenzione a non metterlo a contatto con la pelle o si rischia un’ustione da freddo. Meglio evitare il bendaggio se non si è esperti o si potrebbe peggiorare il trauma.

Durante il ritorno alla base bisognerà evitare di appoggiare il piede a terra. Si consiglia di scegliere due robusti bastoni da utilizzare come stampelle per camminare fino al punto di partenza/arrivo. Fare pause per riposarsi ma facendo attenzione a non ritardare troppo. Da evitare assolutamente che il sole cali per non ritrovarsi al buio nel bosco con un piede inutilizzabile.

Poi bisognerà recarsi al pronto soccorso più vicino soprattutto in caso di dolore intenso e comparsa della tumefazione. Una lastra escluderà fratture e rotture di legamenti. Il dottore deciderà come intervenire. Se sarà sufficiente un bendaggio oppure un tutore o, nei casi più gravi, un intervento chirurgico. La regole RICE (riposo – ghiaccio – bendaggio – gamba alzata) dovrà essere seguita per minimo due settimane se si vuole un decorso rapido e favorevole.

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