“Ti amo ma ti lascio, la colpa è mia non tua”: gli esperti spiegano la scusa più banale al mondo

La scusa più banale al mondo “Ti amo ma ti lascio, la colpa è mia” è stata spiegata dagli esperti. Ecco cosa significa realmente.

Giustificare un addio dando la colpa a sé stessi, al proprio modo di essere ha un significato ben preciso. Scopriamo quale.

Ti lascio ma non è colpa tua, perché si dice
Cosa significa “Ti amo ma ti lascio, non è colpa tua” – Voxnews.it

Una coppia può separarsi per mille motivi diversi. Il più “normale” è la fine dell’amore da parte di uno dei due partner. Poi c’è il tradimento non perdonato, l’incompatibilità del carattere, la stanchezza, il desiderio di cambiamento. Lasciare l’altro non è mai semplice se si prova un minimo di compassione ed empatia.

Stendiamo un velo pietoso su chi lascia tramite messaggio al cellulare e parliamo di chi affronta l’altro cercando di fornire una spiegazione che possa giustificare la propria decisione. C’è chi onestamente afferma “non ti amo più”. Chi ammette di aver incontrato un’altra persona e chi rivela la voglia di voler iniziare una nuova vita. Poi c’è chi usa una frase molto banale come scusa, un cliché. “Ti amo ma ti lascio, non è colpa tua ma mia“.

Cosa significa “Ti amo ma ti lascio, non è colpa tua”?

Una scusa che spiazza e che disorienta chi la ascolta. Qual è il senso di questa affermazione? L’amore ancora c’è ma non possono continuare a starti accanto. Ma non è colpa tua, la causa sono io.  A volte potrebbe esprimere la verità. Chi la dice si rende conto di non avere quella prontezza emotiva necessaria per far funzionare un rapporto. Si apprezza il partner ma non completamente come dovrebbe essere in una relazione. Forse perché ancora si deve lavorare su sé stessi o perché si è consapevoli che si vuole cercare altro.

Ti amo ma ti lascio, perché si dice
Ti amo ma ti lascio, la spiegazione degli esperti- Voxnews.it

Spesso l’affermazione riconduce, invece, a tempi e differenze di crescita emotiva, di aspettative e sogni. Inizialmente si pensava di intraprendere una relazione funzionale e di essere in linea con il partner. A lungo andare si potrebbero prendere strade differenti e non avere voglia di riprendere il percorso comune. Tante volte, purtroppo, dire “è colpa mia, non tua” è solamente una scusa scadente, un modo per evitare che l’altro inizi una discussione o cerchi chiarimenti.

La frase è usata per fare un favore, per interrompere una relazione che non funzionerà lasciando liberi di ricominciare. Il partner potrebbe apprezzare la sincerità anche se mascherata da una frase fatta, di circostanza o potrebbe rimanere spiazzato e non riuscire ad andare oltre non avendo ricevuto una motivazione adeguata alla fine del rapporto. Lasciare ed essere lasciati non è mai semplice. Per l’affetto che si è provato nei confronti dell’altro bisognerebbe almeno essere onesti e accettare l’inevitabile.

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